Finalmente si è riaccesa l’eterna lotta tra il Cavallino contro il Toro e ricomincia nel migliore dei modi cioè con due hypercar scoperte.
Ferrari, come annunciato mesi fa da Marchionne, ufficializza la produzione di una versione Aperta della LaFerrari ed in pieno stile della Casa di Maranello non vengono comunicati i dati tecnici, il nome definitivo, ma si ricorda soltanto che tutti gli esemplari sono già stati prenotati.

LaFerrari è l’ultima hypercar del Cavallino ed è stata già stata prodotta con la carrozzeria chiusa dal 2013 al 2015 in 499 esemplari (una in meno ma tutte sane come diceva Enzo). Il ritorno alla produzione di una vettura, senza un vero e proprio restyling, sarebbe un evento unico nella storia delle sportive soprattutto per la Ferrari che del guardare al futuro ha sempre fatto il suo motto.
Tra le supercar del Cavallino spiccano le cosiddette Glorie Ferrari cioè vetture che venivano lanciate sul mercato per rappresentare l’avanguardia della tecnica. Le Glorie erano così richieste perché, molto spesso, venivano prodotte ogni 10 anni circa per diventare il punto di riferimento del decennio automobilistico. Rifare la LaFerrari, togliendone il tetto, sarà una perdita economica del valore degli esemplari coupè e soprattutto verrà meno il concetto di unicità del modello.

LaFerrari avrebbe potuto essere già costruita direttamente con la carrozzeria targa, come è stato fatto con la F50, oppure essere prodotta in versione parallela come con la 599 SA Aperta.
La LaFerrari Aperta, sarà esposta al pubblico al prossimo Salone di Parigi e la sua carrozzeria potrà avere il tetto in tela oppure rigido in carbonio, quest’ultimo è sicuramente la scelta migliore per le alte velocità. Ad oggi non si conoscono i dati ufficiali del motore e le sue prestazioni.
Il fascino e la sportività di una vettura come la Ferrari LaFerrari Spider sono unici, ma un’altra hypercar vuole eguagliare queste caratteristiche ed è la Lamborghini Centenario Roadster.

Esposta per la prima volta al Salone di Ginevra, la Centenario rappresenta il massimo della tecnologia sviluppata da Lamborghini e alcune sue soluzioni verranno adottate sulle future vetture del Toro. La produzione della Centenario era stata già annunciata in 40 esemplari di cui: 20 coupè e 20 roadster per celebrare i cento anni dalla nascita di Ferruccio Lamborghini.
Condivido la scelta fatta dalla Casa di Sant’Agata cioè quella di limitare il numero di esemplari in modo tale da “aumentare il valore del marchio” come detto da Stephan Winkelmann ex CEO Lamborghini.

La produzione delle Centenario sarà molto lenta e terminerà alla fine del 2017 utilizzando il programma Ad Personam, in maniera tale da aderire ogni richiesta dei clienti. La colorazione della carrozzeria per la Centenario scoperta è meno estrema di quella usata per il lancio a Ginevra della coupè. La verniciatura è chiamata Argento Centenario ed è stata creata per avere un effetto opaco, quasi come il tessuto, lasciando comunque in trasparenza la trama della fibra di carbonio con cui è realizzata la carrozzeria.

La Centenario Coupè costa 1 milione e 750 mila Euro, mentre per avere la Roadster servono 2 milioni. Lamborghini, rispetto ai 3 milioni chiesti per le Veneno, è stata paradossalmente bassa coi prezzi, pur sapendo di piazzare l’intera produzione a qualunque prezzo l’avessero proposta.
Finalmente Lamborghini e Ferrari sono ritornate a sfidarsi a suon di supercar.
Quale scegliete per viaggiare a cielo aperto: LaFerrari o Centenario? Sappiate che entrambe sono già state tutte assegnate a clienti selezionati.
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