Alfa Romeo nuova 33 Stradale

Il progetto di un omaggio all’Alfa Romeo 33 Stradale era già pianificato fin dai tempi della dirigenza Marchionne. Ecco quindi la nuova 33 Stradale, cinquant’anni dopo l’originale. Come è stato per la Lamborghini Countach LPI-800-4 e per la Bugatti Centodieci, è bastato solamente attualizzare alcune componenti per riportarla al 2023, ma di modifiche sostanziali non se ne parla, poiché la base è un’icona senza tempo. Il telaio di partenza ed il motore sono derivati dalla Maserati MC20, purtroppo è molto oneroso e difficile creare tutto da zero per ragioni omologative, visto il ristretto numero di esemplari.

 

Il frontale richiama a pieno quello della storica 33 Stradale, tranne per le due pieghe sul cofano che amplificano quelle dello Scudetto. Il Biscione di Milano è un’opera d’arte messa nella griglia davanti: infatti, un gioco di pieni e vuoti con le righe orizzontali vanno a formare il disegno. I fanali ricalcano nel perimetro quelli enormi che contraddistinguevano l’originale 33 e celano all’interno una luce a LED con la presa per canalizzare il flusso d’aria verso le ruote anteriori. Lateralmente è stata mantenuta la linea disegnata in passato da Franco Scaglione senza variazioni. Sulla fiancata spicca lo storico Quadrifoglio Verde, il portafortuna della Scuderia del Portello. I cerchi sono con il motivo Alfa Romeo, un po’ più allargato, poichè i freni di oggi hanno bisogno di prendere più aria per il raffreddamento. I finestrini laterali hanno la sezione finestrata come quella dell’antica 33. Stupenda l’apertura scenografica dei cofani e delle portiere, che somiglia a quella della Miura o delle Pagani, che serve per rendere la meccanica più accessibile come avveniva sulle vetture da corsa del passato.

L’apertura di cofani e portiere dell’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda le auto da corsa d’epoca.

 

La presa d’aria laterale vicina alle ruote posteriori ora è una sorta di prolungamento del faro ed è divisa in due dalla freccia, che è visibile anche dalla fiancata. La coda rimane sempre tronca, in memoria di quella della Carrozzeria Marazzi. Il posteriore è tutto nuovo, resta solo il ricordo nei tipici fari tondi. Il cofano è sempre trasparente e termina ancora con la griglia al posto dell’alettone. Nessuna appendice aerodinamica guasta le forme della carrozzeria, tranne l’estrattore che oggi è necessario. Il Cx di 0,375 resta comunque buono. I quattro scarichi accoppiati sono in posizione più elevata. Molto particolare e ben studiato il terzo stop, posizionato sopra il tetto.

La vista tre quarti posteriore dell’AR 33 Stradale è forse la migliore.

 

L’abitacolo è molto raccolto, in stile auto da gara. Gli interni, personalizzabili al cento per cento dal cliente, rievocano quelli della storica 33 e sono suddivisi in due categorie: Tributo e Alfa Corse. Il primo prende ispirazione dal passato con materiali come la pelle per i sedili firmata Poltrona Frau e le finiture in alluminio ricavato dal pieno. Il tema Alfa Corse è chiaramente più sportivo, con selleria in Alcantara e dettagli a vista in fibra di carbonio. Il tunnel centrale ha le levette dei comandi come quelle di una volta e una parte di selettori sono stati messi anche sul cielo dell’abitacolo. Bellissimo il volante analogico con tre razze in alluminio, l’impugnatura in pelle, senza bottoni e soprattutto a forma di volante. Il quadro strumenti digitale ha il tipico cannocchiale Alfa Romeo con le grafiche del passato. Il display centrale è a scomparsa nel cruscotto, così da non rovinare tutto il contesto.

Dettagli degli interni Tributo della 33 Stradale: nella bandiera italiana sul tunnel è indicato il numero di telaio le cui ultime cifre sono a scelta del cliente.

 

La nuova 33 Stradale verrà prodotta con il motore benzina oppure elettrico. Il propulsore termico sarà un V6 con 620 CV, mentre l’elettrica avrà una potenza complessiva equivalente a 750 CV. Le vetture previste saranno 33 e si vocifera che un terzo dei clienti abbia scelto la versione a batteria. La costruzione è affidata alla Carrozzeria Touring Superleggera e i fortunati possessori potranno seguire tutta la creazione della propria auto in Bottega, andando a modificare anche componenti sostanziali, così da ottenere delle Stradali tutte diverse tra loro. Come avveniva in passato, gli esemplari saranno contraddistinti dal numero di telaio, che verrà riportato sia sul tunnel centrale che sul motore.

Se fossi ai vertici di Alfa Romeo, come fatto per le storiche: 33.2 Pininfarina Coupè Prototipo Speciale, Italdesign Iguana, Bertone Carrabo, Navayo e Cuneo lascerei il “foglio bianco” alle maggiori Carrozzerie italiane per vedere realizzata la loro idea di 33 Stradale.

La foto di confronto è d’obbligo la 33 Stradale rimane sempre un’icona di stile.

 

Aggiungerei il simbolo dell’Autodelta vicino al Quadrifoglio, toglierei la bandiera italiana dagli specchietti perchè stona un po’, ridurrei il carbonio a vista, arrotonderei il vetro che copre il motore: tutti dettagli perchè è così maledettamente Alfa Romeo.

Ne volete una? Mi spiace, ma tutte le 33 vetture sono già state assegnate. Quale scegliereste: il classico motore benzina o l’elettrica? Cosa ne pensate della nuova Alfa Romeo 33 Stradale? Il Biscione di Milano tornerà a mordere la strada e la pista? Forza Alfisti, scatenatevi!

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