Lamborghini Revuelto

Ormai era chiaro che l’erede dell’Aventador sarebbe dovuta essere ibrida per rispettare le normative antinquinamento e quindi ecco: Lamborghini Revuelto. Il nome, come da tradizione, prende ispirazione dal mondo dei tori ed è quello di un esemplare che ha provato a scavalcare otto volte il parapetto del campo della corrida per andare contro il pubblico. L’auto è tutta nuova e si è cercato in tutti i modi di migliorare l’agilità di guida nonostante l’aumento di peso dovuto alle batterie.

La nuova Lamborghini Revuelto ha il nome in codice LB744.

 

La linea anteriore trae ispirazione dalla Sián, specialmente nei caratteristici fanali a forma di Y e già si sapeva che quel modello sarebbe stato uno studio per la futura Aventador. Il muso è appuntito e filante come quello di Reventón contraddistinto da due prese d’aria enormi necessarie per raffreddare sia il motore termico che gli elettrici. Davanti si notano due elementi circolari che sono sensori e telecamere per permettere una guida autonoma. Lateralmente vediamo un abitacolo molto avanzato per dare più spazio al motore posteriore ed è ben visibile il mitico Tratto Gandini garanzia di una forma di supercar vera. Le bocche laterali sono naca e riprendono un po’ quelle della storica Countach come anche alcuni componenti aerodinamici richiamano la Diablo. Le portiere della Revuelto si aprono verso l’alto come è stato per tutte le vetture V12 di Sant’Agata dalla Countach in poi. I cerchi sono di misure differenziate: 21″ davanti e 22 dietro; la forma ha gli stilemi classici Lamborghini e mette in bella vista il generoso impianto frenante. Sul tetto ci sono le due gobbe che aiutano a fare spazio ai caschi dei passeggeri quando l’auto viene utilizzata per i track days così come richiesto da alcuni clienti.

Il motore V12 della Lamborghini Revuelto è lasciato completamente a vista. Senza nemmeno una protezione dalle intemperie.

 

Il posteriore è tutto nuovo: il motore V12 è lasciato completamente in vista per celebrare la meccanica, per migliorare il raffreddamento e soprattutto per risparmiare qualche chilo sulla copertura. La stessa soluzione è adottata da Bugatti sui suoi recenti modelli. L’estrattore è di generose dimensioni, come quello della Centenario, grandezza favorita dalla posizione alta degli scarichi. Dietro il designer si è ispirato molto al mondo delle moto: dalla coda escono i quattro tubi di scappamento raggruppati a coppie in grandi esagoni metallici.

La Revuelto monta un motore V12 aspirato, quindi la tradizione è stata rispettata, da ben 825 CV di potenza. In aggiunta sono stati messi tre motori elettrici: due montati all’anteriore che comandano ciascuno una ruota e uno montato centralmente al posto dell’albero di trasmissione ad aiutare il termico. La power unit così composta arriva a sprigionare una potenza di 1’015 CV.

Vista posteriormente la Lambo Revuelto è muscolosa. Si notano gli scarichi in posizione alta simili a quelli di una moto.

 

L’auto può procedere, anche in modalità solo elettrica, ha un’autonomia di circa 10/20 Km e la trazione è comunque integrale. Revuelto è ibrido plug-in quindi, sotto al cofano anteriore, c’è la presa di ricarica anche se Lamborghini garantisce che sarà sempre compito del motore termico la ricarica delle batterie. La retromarcia è affidata all’elettrico. Le prestazioni sono da urlo: 350 Km/h di velocità massima e da zero a cento in 2,5 secondi. Il tradizionale cambio è stato spostato dietro al motore ed è stato sostituito con un doppia frizione sicuramente più rapido rispetto a quello dell’Aventador.

L’interno va a riprendere sempre Aventador migliorandolo negli spazi ci sono anche numerosi portaoggetti. Il cruscotto è completamente digitale e messo in posizione verticale. Bellissime le viti lasciate a vista le stesse usate per regolare l’incidenza dell’ala sulle Lambo da pista. Le palette del cambio sono in fibra di carbonio e molto allungate, si è persa la tradizione di Lamborghini di evitare le cambiate curvando. Il volante, come la moda vuole, è pieno di pulsanti. I comandi principali consentono: la selezione delle modalità di guida, il blocco della guida elettrica, la regolazione dell’altezza del muso e uno per comandare l’alettone.

L’interno della Revuelto è contraddistinto da tre schermi: uno per il guidatore, uno centrale per l’infotainment e uno riservato al passeggero.
Il volante della Lamborghini Revuelto ora è pieno di bottoni. Tutte le regolazioni della vettura sono a portata di mano.

 

Si parla della modalità città che taglierebbe la potenza fino a 180 CV. Al centro della plancia tutto l’infotainment è racchiuso nello schermo centrale compresa la climatizzazione.

Dopo 12 anni di Aventador era giusto avere un’erede. Questo concetto di supercar ibrida è iniziato con la Honda NSX e poi si è affinato con la Ferrari SF90 Stradale quindi Lambo ha dovuto solo “prendere un po’ spunto”.

Le differenze davanti: a sinistra Aventador e a destra Revuelto.
Le differenze dietro: a sinistra Aventador e a destra Revuelto.

 

Avrebbero potuto osare di più? Forse sì ma hanno voluto renderla simile al contesto di feeling. Ne volete una? Il prezzo è a partire da 510 mila euro ed è già stata venduta la produzione di due anni. La casa di Sant’Agata festeggia così i suoi 60 anni. Cosa ne pensate di questa nuova Lamborghini Revuelto? 

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