Anche Aston è caduta nella trappola del SUV. La casa automobilistica inglese, dopo anni di studi e test in tutto il mondo, ha lanciato sul mercato DBX. Il SUV, dallo stile sportivo ed elegante è perfettamente integrato nella gamma Aston Martin.

DBX davanti riprende al 100% il family feeling Aston, mantenendo la canonica forma per la griglia frontale e i fari anni ’90. Sopra il cofano spiccano due prese d’aria sportive come quelle della Stelvio Quadrifoglio Verde. Lateralmente tutte le proporzioni sono state mantenute e DBX rivela un pochino l’aiuto di Mercedes. Aston Martin si è appoggiata alla Mercedes per la realizzazione di un SUV. La fiancata è alta con un’elegante piega della carrozzeria nella parte bassa delle portiere.

Sopra al tetto ci sono le barre portatutto, a mio avviso brutte dal punto di vista estetico ed inutili per un SUV. Dietro è perfetta: spoiler sul tetto che si raccorda perfettamente con la linea posteriore e un alettone che fa molto Berlinetta anni ’50 / ’60.
I due scarichi sono sportivi e veri ideali per sfogare il suono dei 550 CV. Il motore è un 4.0 benzina biturbo simile a quello della DB11. L’Aston DBX vola da 0 a 100 in 4,5 secondi e poi fino a 291 Km/h.

L’interno è tipicamente da Aston Martin: materiali di prima qualità e infiniti accostamenti di colori. L’abitacolo può essere creato su richiesta del cliente per prediligere l’eleganza con pelle ed alluminio oppure la sportività con alcantara e carbonio. Tutto perfetto dentro tranne i pulsanti del cambio messi nella parte alta del cruscotto: scomodi ed anche brutti da vedere. I sedili sono ok però avrei preferito la possibilità di scegliere quattro posti singoli in sostituzione del divano posteriore, un po’ come accade su Urus di Lamborghini.

DBX è eleganza e sportività senza esagerazioni: l’auto adatta per sentirsi come James Bond. Cosa ne pensate dell’Aston Martin DBX? Preferite un altro modello di SUV sportivo o le supercar?
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