Saltato l’appuntamento con il Salone di Ginevra Alfa Romeo aveva già pronta la sua belva. La Giulia Quadrifoglio diventa ancor più esasperata nella versione GTA. La sigla arriva dal passato e significa Gran Turismo Alleggerita.

La GTA davanti è un tripudio di aerodinamica: prese d’aria maggiorate e profili alari studiati in collaborazione con Sauber. Nulla da dire sulla cattiveria anteriore ad eccezione dell’anello per il traino fisso, OK fa molto competizione, ma aumenta la presa in giro sull’affidabilità delle Alfa. Lateralmente si notano i cerchioni con il monodado da vera auto da pista. Per i più nostalgici c’è la presa d’aria triangolare e sotto al simbolo del Quadrifoglio arriva la scritta Autodelta, storico reparto corse Alfa Romeo.


I finestrini laterali e posteriore sono in Lexan, materiale plastico trasparente leggero, che abbiamo parlato a conoscere dalla Ferrari F8 Tributo. Sul montante posteriore c’è la scritta 110 per gli anni di fondazione del marchio è anche un piccolo omaggio alle Gazzelle dei Carabinieri. Gli specchietti retrovisori con la bandiera italiana li lascerei solo a Pagani e Lamborghini. Il tetto e gli alettoni sono tutti in fibra dei carbonio dall’Alfa Romeo dicono 100 Kg in meno di una normale Quadrifoglio.

Dietro è sportività esagerata: il gigantesco alettone e l’estrattore garantiscono la giusta stabilità. I quattro bellissimi terminali di scarico della Quadrifoglio “normale” sono stati sostituiti da due cannoni in titanio firmati da Akrapovič per assicurare il perfetto sound. Dentro i sedili sono quattro e singoli, come quelli di una vettura da corsa, addirittura con le cinture di sicurezza a sei punti. L’Alcantara ricopre tutto l’interno della Giulia così da alleggerirla ulteriormente.

E’ disponibile una versione ancor più racing che si chiama GTAm (Gran Turismo America modificata), la m arriva direttamente dall’Universo Ferrari e contraddistingueva le vetture modificate e soprattutto migliorate rispetto alla precedente serie. La Giulia GTAm ha solamente due posti anteriori perchè dietro c’è un robusto roll-bar, l’estintore e l’alloggiamento dei caschi. Insomma la GTAm è un animale da pista. Sulla GTAm l’ala posteriore è gigantesca per garantire il giusto carico aerodinamico.


Il motore, cuore pulsante della Giulia GTA, è sotto al cofano in fibra di carbonio ed è stato portato da 510 CV della normale Quadrifoglio a 540 CV. Le carreggiate sono state allargate di 5 centimetri. Il peso è sceso di 100 Kg quindi le prestazioni salgono: da zero a cento viene fatto in 3,6 secondi.


Entrambe le versioni sono omologate per circolare su strada. Cinquecento esemplari totali che si divideranno tra GTA e GTAm. Forse è troppo esageramente sportiva e poco elegante? Cosa ne pensate di questa nuova Giulia? Il Biscione di Milano tornerà a mordere la strada e la pista? Forza Alfisti scatenatevi!
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