Il progetto era nell’aria da ormai 10 anni e il nome Purosangue è stato ufficializzato da molto. Il SUV Ferrari che ha acceso moltissime discussioni fra appassionati delle auto e non: ora è realtà. Il Cavallino, per la prima volta, ha fatto circolare immagini “rubate” e prototipi stradali per abituare piano piano il pubblico a una scelta che avrebbe segnato inevitabilmente la storia della Ferrari e del mondo dell’Automobile in generale.
La Ferrari si è affacciata in un segmento di auto tutto nuovo e non ci potevano essere errori in questo modello, sapendo di avere tutti gli occhi puntati addosso e di non deludere le aspettative dei numerosi clienti. La linea della Purosangue è stata affidata alla matita di Flavio Manzoni e del suo team che hanno saputo, in anni di studi, ottenere una forma diversa dagli altri SUV sul mercato dando anche dei tratti classici Ferrari.
All’anteriore riprende il family feeling lanciato con la Roma e i fari sono a “martello di Thor” quasi gli stessi della SF90 Stradale. Il cofano alto e piatto cela, con la forma, la grandezza del motore che è un V12. Lateralmente è molto muscolosa ed elegante: tutta l’aerodinamica è stata nascosta in maniera magistrale. I cerchi sono giganteschi: 22 pollici all’anteriore e 23″ al posteriore e riprendono i cinque razze storici Ferrari. Si notano nella solita posizione gli scudetti della Scuderia Ferrari, forse superflui per un SUV. Per la prima volta su un’auto di serie del Cavallino ci sono le portiere posteriori ad apertura controvento chiamate “welcome door” che si aprono a 79°, peccato per il montante centrale mantenuto per ragioni di rigidità e sicurezza.
La linea di cintura è un po’ alta e cerca di abbassare otticamente l’altezza del tetto che è di un metro e 58 centimetri. Il posteriore della Purosangue riprende la Ferrari Roma sia per i quattro fanali, immersi nella carrozzeria, che per gli scarichi. La Purosangue è dotata di un generoso bagagliaio di 473 litri. L’interno è perfetto: studiato per quattro passeggeri disposti in quattro sedili singoli riscaldabili, climatizzati e pure massaggianti. Davanti ci sono due cruscotti digitali: uno per il guidatore e uno per il passeggero a forma di cupolino che vanno a raccogliere tutte le informazioni necessarie.
Sulla plancia e tra i sedili posteriori ci sono dei comandi rotanti a scomparsa, simili a quelli della Land Rover, per modificare tutte le impostazioni. Il tetto è in fibra di carbonio e come optional può essere ordinato in vetro regolabile elettricamente in trasparenza. Il cambio è un doppia frizione a 8 marce coi paddle al volante e il selettore, come già visto su precedenti modelli Ferrari, va a riprendere la griglia degli storici manuali. La trazione chiaramente è integrale: la famosa 4RM-S evo lanciata per la prima volta sulla FF ed è adattata per uno sterrato leggero non di certo a percorsi un po’ fuoristradistici come visto sulla RR Cullinan. Oltre i 200 Km/h la trazione è esclusivamente posteriore.
Il cuore della Purosangue è chiaramente il motore e si tratta del mitico V12 derivato da quello della 812 Superfast con 725 CV. Ecco le caratteristiche per gli amanti dei dati tecnici:
Motore: V12 – 65°
Cilindrata: 6496 cm3
Potenza massima: 725 CV a 7750 giri/min
Prestazioni come sempre da Ferrari
Velocità massima: oltre 310 km/h
0-100 km/h: 3,3 sec.
0-200 km/h: 10,6 sec.
Dimensioni così potete vedere se vi ci sta nel garage:
Lunghezza: 4973 mm
Larghezza: 2028 mm
Altezza: 1589 mm
Peso: 2.033 kg
Le prestazioni e la guidabilità dovrebbero essere il più vicino possibile a quelle delle ultime Ferrari in produzione. Una leggenda narra che il Presidente Luca Cordero di Montezemolo uscì furioso da una riunione con Sergio Marchionne urlando: “vogliono fare un camioncino” proprio in riferimento a un possibile SUV Ferrari.
Ferrari avrebbe dovuto distinguersi seguendo la Tradizione fatta di vetture sportive e non la moda del mercato.
Purosangue ha scatenato accese discussioni tra gli appassionati di auto e non. E voi? Cosa ne pensate del SUV della Ferrari?
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