Come ogni anno la prima domenica di settembre si corre il Gran Premio d’Italia su uno dei circuiti storici del panorama automobilistico: il Gran Premio di Monza.
Si tratta di uno dei circuiti più veloci, chiamato addirittura il “tempio della velocità”.
La caratteristica principale di questo tracciato è il fatto che difficilmente le auto riescono a superarsi perchè non ci sono curve lente che favoriscono la manovra, quindi molto spesso l’esito della gara si decide al passaggio dalla prima curva, quando la distanza tra le vetture è ancora ragionevole, in seguito i tratti in rettilineo aumentano il vantaggio ottenuto e diventa più arduo raggiungere le prime posizioni.
In generale quest’anno è dominio incontrastato delle auto motorizzate Mercedes.
Per quanto riguarda il GP d’Italia 2014 penso che abbiano creato più dibattito le vicende parallele alla gara che l’esito della competizione in sé. Le tanto chiacchierate dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo dalla presidenza della Ferrari hanno sovrastato i risultati automobilistici.

Parlando dei piloti, bisogna soprattutto apprezzare l’impegno di Massa. Durante tutta la gara ha mantenuto una guida abbastanza aggressiva, impostazione tipica della scuderia Ferrari. Pur essendo l’eterno secondo, ha condotto la competizione con grande fermezza.

Alonso è stato sfortunato: costretto a ritirarsi (il secondo ritiro in cinque stagioni) a causa di un problema tecnico al cambio, in quel punto dell’auto c’è un passaggio di tensioni elettriche che probabilmente ha causato l’avaria.


Kimi Raikkonen si è dimostrato poco aggressivo, eppure è in grado di fare sorpassi eccezionali e colpi da maestro. Penso che il problema risieda nel fatto che ormai ha maturato esperienza nel rally, in cui non c’è la lotta con l’avversario perciò la sua guida appare anestetizzata. Dal secondo giro doveva stare più vicino alla macchina davanti, la Ferrari era ancora fresca, doveva approfittarne per pressare l’altro pilota, simulando il sorpasso anche quando le condizioni non lo consentivano.
Un appello: Kimi ti vogliamo alle prime posizioni!
Al 47° giro Ricciardo sfrutta la scia del compagno di squadra, Vettel, per un tentativo di sorpasso alla prima viariante. Il tentativo fallisce poiché Vettel frena all’ultimo, poco prima della svolta e rendendo vana ogni possibilità di sorpasso. Ricciardo non si lascia intimidire e rimandendo in scia di Vettel trova lo spazio per scavalcare il compagno, con una manovra eccezionale.

Hamilton . . .
Nota dolente per gli appassionati di Formula 1: come imposto dalla FIA i motori non rombano più! Il passaggio delle auto è accompagnato da un rumore lieve e lineare, il motore si sente, ma è quello di una comune auto potente, non si avverte più lo scarico della potenza. Un camion in autostrada fa più rumore! Si sente molto lo spostamento dell’aria al passaggio dell’auto, ma non più il rombo assordante dello scarico.
Avete visto il sorpasso di Ricciardo? Cosa pensate delle dimissioni di Montezemolo? Lasciate un commento qui sotto.