
Secondo una statistica il simbolo riconducibile a un prodotto più conosciuto al modo è il Cavallino Rampante, ancora più di Google o della scritta “Cocacola”, tutti sanno distinguerlo ma in pochi ne conoscono le origini: ecco la storia di questo stemma.
Tutto inizia negli anni venti quando Enzo Ferrari, giovane pilota da corsa, e incontra i genitori di Francesco Baracca, eroe dell’aviazione morto durante la Prima Guerra Mondiale.

La madre di Baracca, la Contessa Paolina, nota l’interesse che il giovane Enzo ha per il cimelio dell’aereo del figlio su cui carlinga è disegnato il famoso cavallino. La Contessa decide di donargli un’immagine raffigurante il Cavallino Rampante: “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna!”. Ferrari aggiunge lo sfondo giallo che è il colore della città di Modena e lo incornicia in uno scudetto.
Il primo dicembre 1929 nasce La Scuderia Ferrari. Con il termine scuderia s’intende una società che prepara mezzi e piloti per la partecipazione alle gare.

Inizialmente la Scuderia Ferrari utilizza per correre automobili dell’Alfa Romeo, per questo alcune di esse hanno sul cofano il Cavallino Rampante.
Enzo Ferrari, non potendo per contratto costruire automobili con il suo nome, battezzò nel 1940 la sua prima creazione “Auto Avio Costruzioni 815”.

Automobile disegnata alla Carrozzeria Touring è stata costruita in soli due esemplari di color amaranto. Il progetto è anche conosciuto con il nome di “Tipo Brescia”.
La prima vettura ad avere il marchio ufficiale con l’emblema del Cavallino, la fascia tricolore sopra e la scritta con la F lunga sotto è la Ferrari 125 Sport nel 1947.

La forma esterna del simbolo sul cofano nelle vetture di serie è sempre rettangolare, differente rispetto allo scudetto che rappresenta la Scuderia Ferrari e di solito è messo sulla fiancata.
Per scelta di Enzo Ferrari le auto dovevano essere gialle, perché era il colore della città di Modena e soprattutto perché lo sfondo del Cavallino doveva essere dello stesso colore della carrozzeria per far risaltare il cavallo nero che appunto era il vero simbolo.
Allora perché le Ferrari per tradizione sono rosse e non gialle come Enzo voleva?
To be continued…
Sicuramente si tratta di un simbolo entrato a far parte dell’immaginario collettivo e contraddistingue l’auto da sogno per eccellenza, oltre che un vanto dell’industria italiana.
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