Bugatti W16 Mistral

Bugatti potrebbe dire addio al suo motore W16 termico con questa versione scoperta, derivata dalla Chiron, chiamata W16 Mistral. Il nome celebra appunto il mitico motore lanciato per la prima volta con la Veyron da 1’001 CV portato oggi fino alla straordinaria potenza di 1’600 CV. Alla denominazione è stato aggiunto anche Mistral a simboleggiare il vento di Maestrale ed ecco una curiosità: questo nome è già di una Maserati degli anni ’60 ma non è mai stato registrato, dalla casa del Tridente, quindi la Bugatti ha potuto riutilizzarlo tranquillamente.

La Bugatti W16 Mistral è una barchetta completamente a cielo aperto. Verrà prevista forse una copertura di emergenza.

 

Davanti va a riprendere le forme della Divo con l’anteriore proiettato verso la strada e la presa d’aria storica a forma di ferro di cavallo. I fari hanno quattro intagli di luce a simboleggiare i quattro turbo. La piega anteriore sul cofano richiama quella della storica Bugatti Atlantic. Lateralmente si nota la derivazione dalla Chiron anche se qualche piccolo cambiamento di linee c’è stato. Il parabrezza è raccordato con i vetri laterali quasi a “visiera di casco” come visto per la prima volta sulla Lancia Stratos. Bellissime e ben integrate le prese d’aria dietro i poggiatesta.

Il posteriore della W16 Mistral è tutto nuovo: si nota subito l’enorme gruppo ottico a forma di X presentato sul concept Bolide. Gli scarichi sono i soliti centrali. Il motore come da tradizione è esterno per prendere più aria possibile quei leggendari 60’000 litri di aria al minuto richiesti dal W16 alla velocità massima. L’interno, per ragioni omologative, è lo stesso della Chiron.

Come ormai da tradizione il motore della Bugatti W16 Mistral è lasciato all’esterno.

 

Dentro è personalizzabile al cento per cento e per la presentazione è stato scelto un abbinamento di marrone cioccolato e giallo in ricordo di alcune Bugatti del passato. L’auto per il lancio è stata preferita di colore nero, bella ed elegante, però maschera troppo le linee della carrozzeria.

Una vera opera d’arte è la lava del cambio: il pomello è in legno, materiale sinonimo di leggerezza nelle vetture da corsa d’epoca. Nell’asta è stata incastonata una piccola statuetta dell’elefante danzante di Rembrandt Bugatti creando un effetto come se fosse dentro l’ambra.

L’interno della Bugatti W16 Mistral resta identico a quello della Chiron.
Dentro la leva del cambio della Bugatti W16 Mistral è stata inserita una statuetta in bronzo dell’Elefante Danzante.

La Bugatti W16 Mistral sarà prodotta in 99 esemplari, tutti già venduti. Con questa barchetta la casa di Molsheim farà forse le sue ultime vetture con il motore esclusivamente termico. Cosa ne pensate di questa ultima Bugatti?

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