SSC Tuatara

Una nuova auto tenta di entrare nell’Olimpo delle hypercar e si chiama SSC Tuatara. Il nome è quello di un rettile australiano e alcune squame sulla carrozzeria lo ricordano. La costruzione è tutta  made in USA anche se potrebbe sembrare italiana.

La SSC Tuatara ha un vago ricordo di Ferrari.

 

Davanti è incuneata verso l’asfalto, il frontale è molto europeo ricorda un vagamente la F50. Stona un po’ il tergicristallo verticale che sta diventando sempre più di moda tra le supercar. Lateralmente è quasi una Ferrari e si nota la firma di Jason Castriota papà della 599 GTB Fiorano e della Maserati GranTurismo. Bellissimo l’abitacolo vetrato: sembra quello di un aereo caccia.
Dietro è molto sportiva somiglia alla mitica Edonis capolavoro dell’Ing. Materazzi. L’aerodinamica non è molto estrema a prima vista non sembra preparata per i cinquecento all’ora promessi. L’alettone è estraibile e funge anche da aerofreno come da prassi delle hypercar.

Poca aerodinamica in vista. Riuscirà ad arrivare a 500 Km/h?

 

Proprio così perché questa auto promette di arrivare vicina ai 500 Km/h grazie ai suoi 1’350 CV che possono diventare 1’750 CV se alimentata a etanolo. Le portiere e i cofani si aprono verso l’alto proprio come le Pagani e le Koenigsegg, forse da queste prende spunto la Tuatara.

All’interno nulla è lasciato al caso: pelle e carbonio la fanno da padrone. Tutto è molto curato, fin troppo per un’auto così artigianale, questo significa che quelli di SSC vogliono fare sul serio. Gli americani sono sempre più affascinati dalle vetture italiane così tanto da copiarle.

La SSC Tuatara ha un’apertura di cofani e portiere molto scenografica.

 

Cosa ne pensate di questa SSC Tuatara? Il prossimo passo delle automobili saranno i 500 Km/h? Gli americani stanno abbandonando lo stile delle Muscle car? 

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