La Ferrari California si rinnova completamente a partire dal nome ora infatti si chiamerà: Portofino. Approvo questa scelta perché nessun’automobile sarà all’altezza di avere il nome della mitica 250 California.

Con questo modello si sono volute armonizzare alcune forme contestate nella California. Portofino nella parte anteriore, riprende la sportività della 812 Superfast lasciando nei fari lo sguardo cattivo della LaFerrari. Lateralmente è stata rivista tutta l’aerodinamica: la tipica piega sulla portiera ora parte direttamente dalla ruota anteriore andando a spaccare otticamente il passaruota, le minigonne sono state sostituite da un profilo alare in carbonio sicuramente più sportivo. Gli specchietti retrovisori hanno una forma più spigolosa ed il materiale sembra essere meno plastificato rispetto a quelli della California. I cerchi usati per la presentazione sono stupendi perchè finalmente sono a cinque razze semplici come da tradizione del Cavallino.

La parte posteriore somiglia alla California T e sono stati aggiunti gli stessi fari della 488 GTB che nascondono sfoghi aerodinamici. Purtroppo non ci sono i bellissimi scarichi sovrapposti della prima versione di California che erano un dettaglio particolare e diverso da tutte le altre vetture sportive.
La caratteristica principale della Portofino, che la accomuna alla California, è il tetto retrattile in metallo capace di trasformarla nella scoperta più veloce. Chiusa la Portofino, rispetto al modello precedente, ha una carrozzeria tipo fastback cioè il tetto nella sua forma comprende il lunotto e si raccorda con il paraurti seguendo un’unica linea. Lo stile fastback è tipico delle muscle car americane ed è stato scelto perché aiuta a migliorare l’aerodinamica. Con il tetto abbassato Portofino regala un alto confort a tutti gli occupanti evitando fastidiose turbolenze nell’abitacolo facendo godere la guida a cielo aperto anche alle alte velocità.

Ferrari con la Portofino, non ha voluto sconvolgere le caratteristiche di California, ma ha deciso di correggere i difetti contestati da clienti ed appassionati cioè: la poca sportività nelle linee e soprattutto il tetto che sia chiuso che aperto era raccordato differentemente dal resto della vettura. Nessuno ha avuto da ridire su quello che è nel cofano.
Il motore chiaramente è da VERA Ferrari ed è posizionato anteriormente come da tradizione Gran Turismo.
Motore: V8
Cilindrata: 3855 cm3
Potenza massima: 600 CV a 7500 giri/min
Prestazioni come sempre da VERA Ferrari
Velocità massima oltre 320 Km/h
0-100 km/h 3,5 sec
Consumo, anche se per una Ferrari non è di fondamentale importanza: 10,5 l/100km

L’interno ha 2+2 posti, i sedili anteriori sono stati assottigliati per regalare più spazio a chi è seduto dietro. Il cruscotto di Portofino è stato migliorato nella sportività senza tralasciare l’eleganza che su questo modello dovrebbe farla da padrone. Sempre di grande interesse la possibilità di montare un quadro strumenti aggiuntivo per il passeggero anteriore così da condividere con il pilota le prestazioni della vettura.
La Ferrari Portofino riprende dal paesino ligure quel tocco di lusso discreto. Cosa ne pensate? Sono pochi i 40 CV in più rispetto alla California T? Il turbo nel motore è valido?
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