News: Ferrari F12 TDF

La foto della F12 Berlinetta scattata nello stabilimento di Maranello e pubblicata sui social alcune settimane fa, non riguardava una vettura unica realizzata per un facoltoso cliente, ma si trattava di una nuova versione della F12.

Supersportiva e supertecnologica ecco la più estrema delle F12: questa volta la sigla che la contraddistingue non è GTO (Gran Turismo Omologato) ma è TDF cioè Tour de France omaggio all’antenata Ferrari 250 GT Berlinetta Tour de France del 1956, chiamata così perché plurivincitrice nel 1956, 1957, 1958 e 1959 alla corsa che si disputava appunto facendo giro della Francia.

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Le grosse prese d’aria aiutano l’aerodinamica e a raffreddare gli elementi meccanici

Dall’esterno la F12 TDF si riconosce subito perché la carrozzeria è più aggressiva con un’aerodinamica migliorata ricca di prese d’aria maggiorate e supplementari.

L’efficienza aerodinamica di quest’auto è di 1,6 ed equivale al doppio di una F12 standard.

Al motore è stata data un’iniezione di cavalli: la potenza è aumentata da 740 CV a 780 CV a tutto vantaggio delle prestazioni che ormai raggiungono quelle di una vettura da Formula Uno.

Novità assoluta su questa versione è il PDV acronimo di Passo Corto Virtuale, sistema applicato per la prima volta su una Ferrari, che consiste nell’asse posteriore sterzante. Le ruote dietro, infatti, ruotano sul loro asse verticale quasi come le ruote davanti, l’angolo di sterzo posteriore è meno accentuato di quello anteriore ed è gestito completamente dall’elettronica dell’auto in base alla velocità e al raggio di curvatura.

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L’interno non è così essenziale come ci si aspetterebbe per una supercar estrema.

Ferrari assicura che con il sistema PDV il pilota avrà una nuova sensazione di agilità nelle strade veloci e nei circuiti ricchi di curve che potranno essere affrontate con velocità e stabilità maggiore.

Il Passo Corto o SWB (Short Wheel Base) era già diffuso negli anni 50 sulla Ferrari 250 GT Berlinetta, ma anche su vetture di altre case automobilistiche e prevedeva un accorciamento del telaio nelle vetture che gareggiavano nei percorsi tortuosi. All’SWB si contrapponeva il LWB (Long Wheel Base); cioè il Passo Lungo che aumentava la distanza tra le ruote davanti e quelle dietro migliorando la velocità nei circuiti con lunghi rettilinei. La scelta del tipo del tipo di telaio da adottare era a discrezione del pilota o del cliente che decideva in base alle competizioni cui prendeva parte.

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Una F12 Berlinetta standard e la TDF messe a confronto
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Sulla F12 TDF spiccano il nuovo estrattore aerodinamico posteriore e le prese d’aria. C’è anche un accenno di alettone

Cosa ne pensate di questa nuova vettura di Maranello?

A voi la scelta tra F12 Berlinetta normale e F12 TDF. Cominciate a prenotare una delle 799 le Tour de France previste per la produzione, proprio come i cavalli del motore 780, ma nel rispetto della tradizione, come avrebbe detto Enzo: “una in meno ma tutte sane”.

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