L’origine del mito: Lamborghini Countach

“Countach!” esclama la guardia giurata della Carrozzeria Bertone mentre aiuta a sollevare il telo che copre il prototipo insieme all’ingegner Stanzani, progettista dell’auto, arrivato clamorosamente in ritardo all’appuntamento con Bertone e Gandini, il designer.

Stanzani pensa che questa esclamazione sia il nome della nuova vettura, invece si tratta di un’espressione di stupore, tipica del dialetto piemontese, traducibile in “mamma mia!”. Da questo fraintendimento trae origine il nome di questa Lamborghini, che rimarrà nella storia, si tratta del modello che più di tutti segna le linee tipo del marchio.

 

Progetto della Countach
Progetto della Lamborghini Countach

 

Il lancio dell’auto avviene al Salone di Ginevra del 1971 e crea subito scalpore: linee tesissime, una forma insolita difficile da ricreare, fari a scomparsa, strumentazione digitale e soprattutto le porte grosse e spettacolari che, incernierate in avanti, si aprono ruotando verso l’alto. Tutte caratteristiche che rendono impensabile la produzione in serie di un’auto che per i concorrenti doveva rimanere solo una conceptcar.

Lamborghini invece stupisce tutti e dopo due anni e tre prototipi lancia sul mercato l’auto con le stesse caratteristiche del primo prototipo, comprese le tanto criticate porte ad apertura verticale (saranno la caratteristica distintiva non solo della Countach ma di tutte le Lamborghini top di gamma); viene modificata solo la strumentazione digitale, a causa delle elevate prestazioni dell’auto, che passa da zero a centro in 5,6 secondi non è possibile leggere con chiarezza la velocità poiché i numeri scorrono troppo velocemente, quindi è sostituito da un classico cruscotto analogico.

 

Countach LP400
Lamborghini Countach LP400

Countach LP400

 

LP400 / (LP500) è la sigla che contraddistingue la Lamborghini Countach: rappresenta la posizione del motore Longitudinale Posteriore e il numero di cavalli.
Le prime versioni, le più rare, hanno una linea a cuneo pura e si distinguono per il ribassamento sul tetto che consente allo specchietto retrovisore interno di inquadrare dietro, per questo motivo sono dette Periscopiche. Negli anni ’70 non esistevano telecamere o sensori di parcheggio!!

In seguito la moda “sporca” la linea Bertone modificandola con l’aggiunta di alettoni, minigonne, cerchi maggiorati e paraurti esterni per le norme USA. Il processo di trasformazione dell’auto arriva fino all’ultima versione, la “Anniversario” datata 1990, in cui la vettura è cambiata totalmente e sotto alcuni aspetti è già pronta per soddisfare le mode degli anni 2000.
Auto dalla linea magnifica, una delle migliori Lamborghini di tutti i tempi con prestazioni e soluzioni all’avanguardia per l’epoca.

 

Countach versione Anniversario
Lamborghini Countach versione Anniversario

 

Cosa pensate di questa incredibile vettura? Qual’è la vostra versione preferita? Lasciate un commento sotto questo post.

2 Risposte a “L’origine del mito: Lamborghini Countach”

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