News: Bugatti Divo

Più lenta ma più veloce. Sembra un controsenso però è quello che Bugatti ha fatto con la Divo. La nuova nata della casa francese è stata creata per essere più agile nelle curve rispetto alla Chiron.

Nella Divo: la pulizia delle forme a cui Bugatti ci ha abituato cede il passo all’aerodinamica.

Divo è una vettura a tiratura limitata, 40 esemplari, basata sulla meccanica della Chiron. Esternamente ha una linea estremamente sportiva, molto diversa all’eleganza e alle forme a cui Bugatti ci ha abituato. Il frontale è contraddistinto da molte appendici aerodinamiche e dai fanali che sono stati tagliati nei passaruota. Lateralmente è molto simile al prototipo Vision GT con la pinna stabilizzatrice posteriore ormai comune a molte hypercar. Dietro, rispetto alla sorella Chiron, è tutta nuova con prese d’aria maggiorate, quattro terminali di scarico e l’alettone sempre esterno. Bellissimi sono i fari posteriori integrati nella griglia ricordano quelli della Ferrari Testarossa e per la prima volta su una vettura di serie sono stati realizzati con la stampa 3D.

Bugatti Divo dietro è totalmente fuori dai canoni Bugatti. Si nota l’alettone esterno e il grosso estrattore.

L’interno è stato semplificato per apparire più sportivo senza però uscire dalle caratteristiche tipiche di Bugatti. Tutti i materiali e le finiture possono essere scelti a piacimento dal cliente. Sotto al cofano c’è sempre il W16 8.0 litri con quattro turbo e 1’500 CV della Chiron. Bugatti per la Divo ha scelto di limitare la velocità massima a 380 km/h. La decisione è dettata del fatto che Divo vuole essere più rapida ed agile in curva pur non essendo l’automobile più veloce in assoluto.

L’interno della Bugatti Divo è lo stesso di Chiron con materiali più sportivi come alcantara e pelle traforata. Sarebbe stato meglio qualcosa di più estremo.

Ne volete una? Ormai è troppo tardi perché i 40 esemplari previsti sono stati venduti tutti nel giorno di presentazione all’incredibile prezzo 5 milioni di euro. Cosa ne pensate della Bugatti Divo?

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2 Risposte a “News: Bugatti Divo”

  1. Sono molto combattuto sul parere che ho sulla nuova nata di casa Bugatti perchè mi pongo una domanda e non riesco (forse) a darmi una risposta: ce n’era davvero bisogno? Ne sentivamo la mancanza?
    A mio parere le hypercar devono sì suscitare ammirazione, desiderio irraggiungibile e bellezza fuori dall’ordinario, ma devono anche avere un senso e una loro collocazione nel mercato.
    Quest’auto è una ruffianata al mondo arabo, alla capacità di alcuni di loro di sborsare milioni di euro per qualunque cosa sia costosa, che si muova o no, senza apprezzarne l’essenza o la capacità e la raffinatezza tecnica. Sono dell’idea che l’auto debba “parlare” all’appassionato, e l’appassionato deve essere in grado di capirla.
    Un tale sfoggio di muscoli, di brutalità, di design futurista, creato solo per battere record e limare -in condizioni ideali, con la pista ideale, con la messa a punto ideale e con un Ricciardo di turno al volante- quei pochissimi decimi di secondo per entrare nell’olimpo delle alte prestazioni, non ha a mio parere utilità. Bugatti ha deciso di seguire questa strada per strizzare l’occhio non alla bellezza e all’utilità di una vettura ma al gusto del suo possibile compratore; e personalmente non approvo questa strategia. Data la neonata Chiron in gamma, la mia domanda resta senza una risposta univoca: ce n’era davvero bisogno?

    1. Grazie mille The Stig per i tuoi commenti sempre molto appassionati. La creazione della Divo penso sia una pura strategia commerciale. Ogni Veyron uscita dalla fabbrica era una perdita economica per il gruppo Volkswagen poiché le vendite non riuscivano a coprire i costi di sviluppo. Credo che l’elevato prezzo delle Divo aiuti nella creazione delle nuove Bugatti. Il suggerimento potrebbe essere arrivato da Stephan Winkelmann, ex CEO di Lamborghini, già abituato alle auto in serie limitata.

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